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Il marmo si forma attraverso un processo metamorfico da rocce sedimentarie.

Come avviene per tutte le pietre naturali, la gamma cromatica del marmo è infinita: varia dal bianco, al grigio, dal verde, al giallo, dal rosso, al rosa, dal nero, al marrone… Una caratteristica comune a quasi tutti i marmi è la presenza di venature, che possono essere più o meno marcate.

Questo materiale è resistente e può essere impiegato come pavimentazione (sia interna che esterna), come rivestimento di pareti, come complemento d´arredo (top di cucina, bagno, camini, lavorati per l´edilizia ecc…).

Le principali tecniche di lavorazione delle superfici marmoree sono:

– la levigatura (la superficie è liscia, senza effetto specchio, adatta per interni);
– la lucidatura (con superficie liscia ad effetto specchio, adatta per interni);
– la sabbiatura (superficie resa ruvida da graniglia di ferro, adatta per pavimentazioni esterne perché offre un effetto antisdrucciolo);
– la spazzolatura (è una tecnica che serve per conferire alla superficie della lastra un aspetto consumato, per questo è chiamata anche “anticatura”);
– la bocciardatura (è una tecnica utilizzata per conferire alla lastra un aspetto di superficie scolpita).

Esistono diversi tipi di marmo. I più conosciuti sono i seguenti: Botticino, Bianco Carrara, Giallo d´Istria, Rosso Verona, Rosa Perlino.