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Esistono un numero infinito di pietre naturali:

– Travertino: è una roccia sedimentaria calcarea di tipo chimico, molto utilizzata in edilizia, in particolare a Roma, fin dal I millennio AC. Il colore del travertino dipende dagli ossidi che ha incorporato (cosa che accade abbastanza facilmente, essendo di sua natura una pietra abbastanza porosa). La colorazione naturale varia dal bianco latte al noce, attraverso varie sfumature dal giallo al rosso.

– Pietra Piasentina: è una brecciola eocenica molto compatta, con un basso coefficiente di imbibizione all’acqua, carichi di rottura molto elevati anche dopo cicli di gelività, buona resistenza a flessione ed usura e soprattutto, inalterabilità cromatica in presenza di agenti atmosferici. Questo consente di essere utilizzata sia all’esterno che all’interno. La Pietra Piasentina presenta un colore di fondo grigio, vene bianche e zone con tonalità tendenti al bruno. Al variare delle lavorazioni superficiali, la Pietra Piasentina risponde con risultati cromatici che, partendo dal grigio chiaro della lavorazione a piano sega arrivano al grigio scuro della lucidatura, consentendo così numerosi accostamenti utilizzando lo stesso materiale.

– Ceppo di Grè: è una breccia monogenica dolomitica, di aspetto conglomeratica, appartenente alle rocce sedimentarie clastiche con cementazione a matrice calcarea. Viene estratto in località Grè, nel comune di Solto Collina (BG), sulla sponda Nord-occidentale del lago d’Iseo. Le principali lavorazioni superficiali sono a piano sega, levigato, sabbiato, bocciardato e spuntato. Grazie alle buone proprietà tecniche, di resistenza al gelo e limitata alterabilità agli agenti atmosferici, il ceppo di Grè viene utilizzato in edilizia, arredo urbano, di parchi e di giardini.

– Pietra serena: è una pietra arenaria di colore grigio particolarmente utilizzata nell’architettura e in parte anche nella scultura. Viene lavorata in diversi modi: levigato, anticato, fiammato, bocciardato, rigato, sabbiato, scalpellato.